I soldi sono la carta di credito di un uomo povero.
La radio è un medium così caldo che prende sul serio anche i personaggi dei fumetti.
Difendere i sondaggi affermando che sono un modo per "consultare la saggezza collettiva" equivale a dire di poter estrarre la radice quadrata di uno spazzolino da denti di color rosa.
La pubblicità è la più grande forma d'arte del XX secolo.
Per l'uomo tribale, lo spazio era il mistero incontrollabile. Per l'uomo tecnologico, è il tempo a occupare lo stesso ruolo.
Nella società odierna la diffusa affettazione dei comportamenti è un immenso catafalco di servilismo sorridente e di adulazione sollecita che soffoca ogni movimento spontaneo di pensiero o di sentimento.
Il potere si conquista soltanto col soccorso delle masse e del denaro.
Il denaro parla in un linguaggio che tutte le nazioni comprendono.
Il denaro è come l'acqua di Lourdes: sarà piena di microbi, però si dice che faccia miracoli.
Oggigiorno i giovani credono che il denaro sia tutto, e quando sono grandi ne hanno la certezza.
Soldi, non moralità, questo è il principio delle nazioni civilizzate.
Meglio esser povero ch'essere ridotti in ischiavitù dai quattrini.
Tutto il denaro è macchiato da un peccato originale, e l'unico modo per redimersi è consumarlo.
Per denaro sarei disposto a fare qualunque cosa, persino una buona azione.
Il dio quattrino è cosí scaltro. Se almeno tentasse di prenderti al laccio con yachts e corse di cavalli, cocottes e champagne, come sarebbe facile schivarlo. È quando ti circuisce attraverso il senso della tua onestà e della tua dignità che ti trova indifeso, impotente.
Il denaro, in quanto possiede la proprietà di comprar tutto, di appropriarsi di tutti gli oggetti, è dunque l'oggetto in senso eminente. L'universalità della sua proprietà costituisce l'onnipotenza del suo essere, esso è considerato, quindi, come ente onnipotente.