La verità sulle intenzioni di un uomo non si apprende chiedendogliela.
Come quelli che si mettono in viaggio per vedere con i loro occhi una città desiderata e immaginano si possa godere, in una realtà, le delizie della fantasia.
Fatemi buona politica e io vi farò buona finanza.
Il solo vero viaggio, la sola immersione nella giovinezza lo si farebbe non con l'andare verso nuovi paesaggi, ma con l'avere occhi diversi.
Non c'è idea che non porti in sé la sua possibile confutazione.
Gli interessi della nostra vita sono così molteplici, che non di rado, in una stessa circostanza, le basi di una felicità che ancora non esiste sono piantati accanto all'aggravarsi di un dispiacere di cui stiamo soffrendo.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità: vera è la luce sul volto che arretra con una smorfia, nient'altro.
Che cos'è la verità? Inerzia; l'ipotesi che ci soddisfa; il minimo dispendio di forza spirituale.
Alla verità è concesso solo un breve trionfo fra due lunghi spazi di tempo in cui è, prima condannata come paradossale, e poi schernita come banale.
Verità. Ingegnoso miscuglio di apparenze e utopia. La scoperta della Verità è l'unico scopo della filosofia, che a sua volta è la più antica forma di occupazione della mente umana, e ha ottime possibilità di sopravvivere incrementando la sua attività sino alla fine dei tempi.
La verità raramente è pura, e non è mai semplice.
Quante volte s'è vista condannare la verità! È triste ma purtroppo vero che l'uomo non impara niente dalla storia.
La logica ha già fatto notare che, se non c'è nessuna verità, neppure questa può essere la verità.
Difficile stabilire a priori quando la verità vissuta risiede nella diserzione e quando essa si trova nell'obbedienza; c'è una bolsa retorica dell'ordine e ce n'è una, altrettanto stantia, della trasgressione.
Se conoscessimo la verità, la vedremmo.