Ho orrore dei tramonti, sono così romantici, così melodrammatici.— Marcel Proust
Ho orrore dei tramonti, sono così romantici, così melodrammatici.
Nelle persone che amiamo c'é immanente in loro un certo sogno, che non sempre sappiamo discernere e che tuttavia sempre inseguiamo.
Nulla altera le qualità materiali della voce quanto il fatto di contenere il pensiero.
Ma un fascino non si travasa.
Più tardi si vedono le cose in modo più pratico, pienamente conforme con il resto della società, ma l'adolescenza è il solo tempo in cui si sia imparato qualcosa.
Ma proprio, a volte, nel momento in cui tutto sembra perduto giunge l'avvertimento che può salvarci.
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.
Quello che mi piace fare di più quando torno a Parigi è piazzarmi sotto la Torre Eiffel al tramonto, aspettare quelli che si buttano di sotto, e provare ad individuarne la nazionalità in base all'urlo che lanciano prima di sfracellarsi al suolo.
Quando cala il sole penso spesso che darei qualsiasi cosa per scolarmi una bottiglia. È così triste, quando va via il sole.
Amore è camminare al tramonto, a piedi scalzi, sulla spiaggia e passare tutta la notte a pulirsi il catrame dai piedi.
È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.
Ho orrore dei tramonti di sole, è romantico, fa tanto melodramma.
Il sole era appena calato e il cielo era ancora azzurro. Prima che si accendessero i lampioni, volevo godermi il mio momento preferito della giornata. Non completamente giorno, ma non ancora buio, dà un senso di tregua e di calma e invita a prestare orecchio agli echi che vengono da lontano.
Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?
Un'idea è al tramonto, quando non trova più nessuno capace di difenderla anche a prezzo della vita.
Sul cammino bianco, alberi che nereggiano stecchiti; sopra i monti lontani sangue ed oro... Morto è il sole... Che cerchi, poeta, nel tramonto?