L'amore per una donna somiglia alla melanconica opera di Dio; anche Lui ha cercato, senza riuscirvi, di creare col vuoto e dal nulla uno splendido universo...
— Maksim Gorkij
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La nostra interpretazione
L’immagine proposta evoca un amore vissuto come tentativo titanico e, allo stesso tempo, destinato allo scacco. Il sentimento per una donna viene paragonato a un’opera grandiosa e malinconica, come se l’amante cercasse di dare forma a un universo luminoso partendo da un vuoto interiore. Esiste una tensione tra il desiderio di creare qualcosa di splendido e la consapevolezza dei propri limiti, come se la passione fosse un atto creativo che però non raggiunge mai pienamente il suo compimento.
L’evocazione di una dimensione divina non è tanto un richiamo religioso, quanto un modo per sottolineare l’eccesso di aspettative, l’illusione di poter trasformare il nulla in pienezza assoluta. L’amore appare così intriso di malinconia perché nasce da un bisogno profondo, quasi disperato, di colmare un’assenza, ma resta segnato da un’impossibilità essenziale. Ne deriva una visione disincantata e sofferta, in cui il legame con l’altro è un sogno di totalità che si infrange contro i confini dell’umano, lasciando dietro di sé un senso di incompiutezza e di triste grandezza.