La fede è una luce nera.
L'amore di Dio, quando brucia, produce della cenere: è l'umiltà.
L'ubbidienza è la fame di essere nelle mani di Dio.
Quando Dio vuole che noi lasciamo la strada maestra per prendere altre vie, è abbastanza grande per farcelo capire.
Mio Dio, se voi siete ovunque, com'è possibile che io sia tanto spesso altrove?
La solitudine mio Dio non consiste nel fatto che siamo soli, ma che tu sei presente. Infatti di fronte a te tutto muore o si trasforma in te.
Se mi fanno una domanda sulla fede, e invece di dare risposte, riesco ad interrogarmi anche io. Ecco, un prete felice!
C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria.
La forte fede dimostra solo la sua forza, non la verità della cosa creduta.
Io non credo, né mi rifiuto di credere, in nulla.
La fede è l'uccello che canta quando all'alba è ancora buio.
Il motivo per cui gli uccelli, a differenza degli esseri umani sono in grado di volare, risiede nella loro fede incrollabile, perché avere fede vuol dire avere le ali.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.
La fede e il dubbio sono entrambi necessari.
La fede è inestirpabile. È fuori discussione che la fede sia inestirpabile. Basta vedere come nei regimi dispotici nessuno riesca a cancellare l'uomo che prega.
La fede è l'antisettico dell'anima - pervade la gente comune e la conserva - essi non cessano mai di credere, di aspettare, di aver fiducia.