Nulla pare che sia più superfluo dello spirito in un organismo umano.
Chi più sa chiacchierare, più è bravo.
Tutti riconosciamo volentieri la nostra infelicità; nessuno, la propria malvagità.
Confidarsi con qualcuno, questo si che è da pazzi.
Davanti agli occhi di una bestia, crolla come un castello di carte qualunque sistema filosofico.
La vita, nell'atto stesso che la viviamo, è così sempre ingorda di sé stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati.
L'incertezza e la riserva della filosofia non sono che l'espressione di quello spirito eminentemente critico che costituisce il vero spirito filosofico.
Convinciti che non entrerai nel sapore e nella soavità di spirito, se non ti darai alla mortificazione di tutto ciò che desideri.
L'amore toglie acutezza di spirito a chi ne ha e ne da a chi non la possiede.
Lo spirito riempie l'oscurità dei cieli; riempie l'anelito senza fine dell'anima.
Nulla è per lo spirito più raggiungibile che l'infinito.
Non meno del corpo, lo spirito ha bisogno d'essere nutrito; ed è più difficile nutrire lo spirito che il corpo.
Uno stato di cose sempre lo stesso, genera l'inerzia: la varietà al contrario eccita il corpo e lo spirito alla fatica.
Non v'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come il rum e la vera religione.
Il fato che ci opprime è l'ignavia del nostro spirito.
Sebbene possa alle volte parere il contrario, uno spirito superiore non può essere soggiogato da uno spirito inferiore.