L'animo del saggio è come il mondo sulla luna: là c'è sempre il sereno.
La vita è tutta una serie di mali, che a nessuno concedono lunga pace, al massimo una tregua.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Non fa differenza tra desiderare e avere.
Godi dei piaceri presenti in modo da non danneggiare quelli futuri.
Uno solo è il bene, causa e fondamento della felicità: la fiducia in sé stessi.
Se mi offrissero la saggezza alla condizione di tenerla per me, senza comunicarla a nessuno, non la vorrei.
Ricordati che il saggio è sempre allegro perché accetta la verità.
Il destino del saggio ne tiene, vita natural durante, la filosofia in stato d'assedio.
C'è un'alchimia nel dispiacere. Esso può essere tramutato in saggezza, la quale, se non porta la gioia, può tuttavia portare felicità.
Il porsi costantemente dei problemi sta alla base della saggezza. Poiché attraverso il dubbio siamo portati all'indagine, e attraverso l'indagine arriviamo alla verità.
Non lodiamo soltanto il saggio il cui nome spicca sul libro, ché al saggio la saggezza va prima strappata. Perciò sia anche ringraziato il doganiere che glielo chiese come pedaggio.
La tragedia è uno strumento con cui gli uomini acquistano saggezza, non una guida secondo la quale vivere.
La conoscenza arriva, ma la saggezza tarda.
Questi simili modi debbe osservare uno principe savio, e mai ne' tempi pacifici stare ozioso, ma con industria farne capitale, per potersene valere nelle avversità, acciò che, quando si muta la fortuna, lo truovi parato a resisterle.
Come non c'è stoltezza maggiore di una saggezza inopportuna, così non c'è maggiore imprudenza di una prudenza distruttrice.