Chi trascura la musica ignora l'approccio del sublime.
Più siamo perfetti, più diventiamo calmi e gentili verso i difetti degli altri.
Amiamo la perfezione, perché non la possiamo avere; la rifiuteremmo, se ce l'avessimo. Il perfetto è il disumano, perché l'umano è imperfetto.
La forma di vita più morale, la vita più perfetta, è un puro vegetare.
In una vita il momento di perfezione è molto breve.
La somma dei dolori possibili per ogni anima è proporzionale al suo grado di perfezione.
In questa nostra spaziosa terra, tra l'incommensurabile volgarità e le scorie, chiuso e sicuro nel suo cuore centrale, si annida il seme della perfezione.
Il meglio è il nemico mortale del bene.
Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l'unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.
La nuova misura di eccellenza dà per scontato il possesso di capacità intellettuali e di conoscenze tecniche sufficienti a svolgere il nostro lavoro. Invece, punta principalmente su qualità personali, come l'iniziativa e l'empatia, la capacità di adattarsi e di essere persuasivi.
I numeri perfetti sono molto rari, proprio come gli uomini perfetti.