Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro.— Leonardo da Vinci
Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro.
Nessuna azione naturale si pò abreviare.
Quattro sono le potenzie: memoria e intelletto, lascibili e concupiscibili. Le due prime son ragionevoli e l'altre sensuali.
L'avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
Chi teme i pericoli non perisce per quegli.
Chi disputa allegando l'autorità, non adopra l'ingegno, ma piuttosto la memoria.
Dev'essere proposito eguale dell'insegnante e del discepolo: che uno voglia giovare e l'altro apprendere.
Non inducete i ragazzi ad apprendere con la violenza e la severità, ma guidateli invece per mezzo di ciò che li diverte.