Non sono così anti-sportivo come ho lasciato credere alla gente.
Una volta Gianni Brera, parlando di uno sportivo, un ciclista, notava che era nato e vissuto in provincia: solo in provincia, scriveva, si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso. Non è così anche per lo studio?
Sono andato a vedere una rissa, e ne è venuta fuori una partita di hockey su ghiaccio.
Se la patria o gli ideali rivoluzionari non infiammano più gli animi, ci rimangono alcuni grandi eventi sportivi: le Olimpiadi, la Coppa del Mondo...
L'eterna giovinezza è il sogno di una percentuale deprimente di maschi americani, e lo spogliatoio è il tempio dove si adora lo sviluppo interrotto.
Parlare di fair play, di rispetto per l'avversario e di cartellino rosso al razzismo, non devono essere parole, devono essere fatti.
L'atteggiamento di fondo della mia vita è stata la passione. Per realizzare i miei sogni ho agito sempre spinto solo dalla passione. La passione muove ogni cosa, è una forza davvero straordinaria.
La caccia al cervo sarebbe un autentico sport se solo il cervo avesse il fucile.
È troppo brutto che uno debba concepire lo sport come la sola arena dove ci sono rischi, perché tutta la vita è un esercizio rischioso. Questo è il solo modo per vivere più liberamente, ed in modo più interessante.
Mai arrendersi in questo sport.
Se passi troppo tempo a riscaldarti, perderai la gara. Se non ti riscaldi affatto, può capitare che non la finirai nemmeno.