La ragione è la mano sinistra della nostra anima, la fede sua destra.
Morte non essere superba, anche se molti ti hanno chiamata Terribile e potente, perché, tu non lo sei, Perché, quelli che tu decidi, tu li abbatti Non morire, povera morte.
Nessuna bellezza di primavera, nessuna bellezza estiva ha la grazia che ho visto in un volto autunnale.
L'amore costruito sulla bellezza muore presto, come la bellezza.
Nessun uomo è un'isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto.
La nostra fede è fede nella fede di qualcun altro, e questo è il caso soprattutto delle cose più importanti.
Sarebbe insopportabile per un vivo, se sapesse ciò che non può sapere. Sarebbe, come se avesse mangiato dall'albero della vita.
Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.
La fede si sposta. La gente comincia a credere nel dio e finisce per credere nella struttura.
La religione di cui Augusta abbisognava non esigeva del tempo per acquisirsi o per praticarsi. Un inchino e l'immediato ritorno alla vita! Nulla di più. Da me la religione acquistava tutt'altro aspetto. Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
Non avrei potuto credere in ciò che facevo, se non avessi avuto la fede in Dio.
Fede non è sapere che l'altro esiste, è vivere dentro di lui, calarsi nella pelle dell'amico che passa, che ti interpella come un pugno nello stomaco, non ti lascia tregua, ti ricorda che esisti.
Tanto va la fede alla vita (alla vita reale, s'intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.
La fede comincia appunto là dove la ragione finisce.
Che cos'è il cielo? Dove si trova? Il cielo non si trova né sopra né sotto, né a destra né a sinistra; il cielo è esattamente nel centro del petto dell'uomo che ha fede!