Era il silenzio. Era il rumore che non c'era a essere sbagliato.
Onorevole è il suicidio nel momento in cui la malattia rende la morte preferibile alla vita.
Nessuno è come sembra, e quasi tutto, a parte il tradimento vero e proprio, è menzogna e inganno. E il giorno in cui scopriamo che neanche noi siamo diversi, è il giorno in cui ci viene meno la voglia di vivere.
Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l'ha non vive a lungo.
Nessuno torna in Congo se non è costretto a farlo.
Crediamo perché vogliamo credere. Agli dèi perché placano la paura della morte. All'amore perché fa sembrare la vita piú bella.
Quando lo spirito si adagia per assopirsi in una "armonia più alta", il rumore del conflitto lo risveglia.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.
Dieci persone che parlano fanno più rumore di diecimila che tacciono.
Credo nel rumore di chi sa tacere.
Russare. Dormire ad alta voce.
Federico Fellini, al contrario, quando lavorava aveva bisogno della confusione: sceglieva di essere circondato dal massimo della volgarità e della «caciaroneria». Federico Fellini si isolava all'interno del massimo del rumore e del disordine.
Il rumore non prova niente. Spesso una gallina che ha semplicemente deposto un uovo schiamazza come se avesse deposto un asteroide.
Tutti i rumori che ci circondano fanno molto meno strepito di noi stessi. Il vero rumore è l'eco che le cose hanno in noi.
La musica è il più caro e il più sgradevole dei rumori.
Ogni musica che non dipinge nulla è un rumore.