L'uomo è ciò che egli fa per essere.— Jean-Paul Sartre
L'uomo è ciò che egli fa per essere.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.
Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
L'uomo si comporta come un virus; quando ha il controllo di un nuovo ambiente, lo replica e poi lo distrugge.
Gli uomini sono abituati a vivere come se Dio li avesse messi in terra perché si prendessero beffe l'uno dell'altro.
L'uomo che guardo con timore, con speranza, con desiderio, con precise intenzioni e richieste, non è un uomo, ma solo un torbido specchio della mia volontà.
Creatura quanto mai strana è l'uomo: insaziabile, sempre inappagato, irrequieto, mai in pace con Dio o con se stesso, di giorno tende senza posa a inutili mete, di notte si abbandona a un'orgia di desideri proibiti e malvagi.
Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente; finora è sempre vissuta d'avvenire.
Il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno.
L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia!
Chi non ama i propri compaesani o concittadini - che vede e conosce - non ha molte probabilità di arrivare a provare amore per l'«Uomo», che non ha mai visto né conosciuto.
Un uomo di genio non commette errori: i suoi sbagli sono l'anticamera della scoperta.
L'uomo è un atomo pensante in seno dell'infinito e dell'eternità, vivente sulla Terra tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo.