L'uomo è ciò che egli fa per essere.
Un uomo è insieme giudice e parte in causa della sua realtà, e si ignora nella misura stessa in cui si conosce.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l'esercizio della generosità.
Gli uomini divorziati che si risposano sono dei delinquenti passionali recidivi.
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
L'uomo è per natura un animale politico.
L'uomo è un animale che vive d'abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti.
E del resto è giusto che gli uomini, i quali così spesso si arrogano come merito proprio un bene di cui non sono che strumenti, si attribuiscano assurdità che non è stato in loro potere evitare.
Ognuno di noi crede di essere libero di scegliere la propria esistenza, ma non fa altro che seguire orbite prestabilite.
L'uomo propone; però, come sempre e dappertutto, è Dio solo che dispone.
Ogni uomo è figlio dell'educazione e della istruzione che riceve da fanciullo.
L'uomo non può essere definito. Mi preoccupa sempre un po' quando si vuole definire l'uomo. Temo che non lo si possa delimitare, ed è quello che vuol dire "definire". Questo potrebbe essere fatto solo escludendo.
È preciso dovere dell'uomo quello di amare persino chi gli fa torto.
Niente diminuisce, niente deperisce tanto quanto i beni che l'uomo si ostina a conservare.
Infatti l'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta.