Il gusto è, per così dire, il microscopio del discernimento.
Finché un Popolo è costretto a obbedire e obbedisce fa bene, appena può scuotere il giogo e lo scuote fa ancora meglio, giacché, recuperando la sua libertà per mezzo dello stesso diritto con cui gli è stata sottratta, o è autorizzato a riprendersela o nessuno lo era mai stato a togliergliela.
Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.
La coscienza non inganna mai; è la vera guida dell'uomo: essa sta all'anima come l'istinto sta al corpo.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nelle avversità.
Se ci fosse un popolo di dei, si governerebbe democraticamente. Un governo così perfetto non è adatto agli uomini.
'C'è qualcosa della mia cucina che non le piace?'. 'Sì, mangiarla'.
Il gusto di un popolo non precede mai il genio, ma di continuo gli zoppica dietro.
Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Vestito. Il vestito riesce a diventare di pessimo gusto in un lampo. Basta che l'indossi una rivale.
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Non stipulo accordi per i soldi. Ne ho già abbastanza, molti di più di quanto possano servirmi. Lo faccio solo per il gusto di farlo.
Il gusto è il buon senso del genio.
Oggi contro il cristianesimo decide il nostro gusto, non più le nostre ragioni.
L'attività estetica, nel suo aspetto di controllo e freno di sé medesima, si suol chiamare IL GUSTO.
Ma nel futuro trame di passato si uniscono a brandelli di presente, ti esalta l'acqua e al gusto del salato brucia la mente e ad ogni viaggio reinventarsi un mito a ogni incontro ridisegnare il mondo e perdersi nel gusto del proibito sempre più in fondo.