Ahimè, quanti sono stati perseguitati per il torto di aver avuto ragione?
Così come la paura è il maggior supplizio dei tiranni, il crimine più irrimediabile ai loro occhi è far sentire loro la paura.
L'importante non è la ragione per se stessa ma la verità: il valore della ragione dipende dalla sua vincolazione alla verità e dalla sua radicazione ontologica.
Si può prendere a compagnia la fantasia, ma si deve avere a guida la ragione.
La ragione è la follia del più forte. La ragione del meno forte è follia.
Aver ragione troppo presto equivale ad aver torto.
Pensiero e ragione si possono conciliare, anzi, la ragione serve a pianificare alcuni enigmi della fede, anche se l'intelletto umano è limitato. Lo scopo della fede e della ragione è lo stesso, se poi la ragione si trova in contrasto con la fede deve cedere a questa.
Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.
La ragione è condannata a porsi degli interrogativi ai quali sa di non poter rispondere.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia.
La ragione sta alla corruzione come lo Spirito Santo al demonio: se lo Spirito Santo vuol sconfiggere il demonio, deve fargli la guerra.