La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie.
I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.
Una piuma può tornire un ciottolo, se la conduce la mano dell'amore.
Buon gusto è la facoltà di reagire continuamente all'esagerazione.
Soltanto la morte può sciogliere un vero matrimonio. Anzi non può scioglierlo neppure la morte.
Noi non abbiamo una letteratura moderna. Abbiamo Goethe e appendici.
Molti di coloro che oggi s'indignano per certe ingiustizie, a ben guardare s'indignano solo perché quelle ingiustizie toccano proprio a loro: quindi non è un'indignazione veramente radicata e profonda.
I lavoratori delle piantagioni recavano il vischio del cacao molle attaccato alla pianta dei piedi, come una spessa scorza che nessun'acqua al mondo avrebbe mai lavato. Ma tutti avevano il vischio del cacao attaccato all'anima, nel profondo del cuore.
La facoltà della memoria è grandiosa. Ispira quasi un senso di terrore, Dio mio, la sua infinita e profonda complessità. E ciò è lo spirito, e ciò sono io stesso.
Immersa negli abissi del sonno procuratole dal fenobarbital, Silvia Bohlen udì gridare il suo nome. Una voce penetrante, che irruppe negli strati in cui era sprofondata e che le rovinò quel perfetto stato di non-esistenza.
Una convinzione che non poggi su palafitte scettiche sprofonda.
E' possibile dire che sia la scienza, sia l'utopia, sia la rivoluzione sono animate da una visione del tempo e della storia profondamente religiosa, dove alla fine si realizza ciò che all'inizio era stato annunciato.
Ma è stato un disastro: come molti intellettuali, è profondamente stupido.
Nel giorno più splendente, nella notte più profonda, nessun malvagio sfugga alla mia ronda. E chi nel male si perde, si guardi dal mio potere: la luce di Lanterna Verde.
La gente con cui è più difficile vivere è quella che ha una conoscenza profonda della vostra natura senza un corrispondente profondo affetto. Essa legge in voi come in un libro, ma è il libro di un autore che non ammira.
E dopo il bagliore del fulmine, il buio della notte profonda, la quiete non quieta del troppo: troppo vedere, troppo soffrire, troppo sapere. Non quiete del sonno, ma della breve morte: quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un po' per andare avanti.