La politica è l'arte di rendere possibile ciò che è necessario.— Herbert Wehner
La politica è l'arte di rendere possibile ciò che è necessario.
Il mio paese nella sua saggezza ha inventato per me la sede più insignificante [la vice-presidenza] che mai l'invenzione dell'uomo abbia inventato o la sua immaginazione concepito.
Mi diverto a parlare di politica. Ne parlo tutto il giorno. Ma non posso sentirne parlare. Non so come gli sventurati membri della Camera riescano a sopportare quei lunghi dibattiti.
Stavo pensando di fare una proposta ai miei amici Repubblicani... se loro smettono di dire bugie sui Democratici noi smetteremo di dire la verità su di loro.
Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica... il fascismo è l'antitesi di tutte le fedi politiche, perché opprime le fedi altrui.
Il duello tra morale e politica non è stato combattuto fino in fondo, a tutt'oggi; la conclusione non potrà essere una vittoria.
Antipolitica è possedere aziende o dire abbiamo una banca o mi faccio un bel Tav.
La minoranza qualche volta ha ragione, la maggioranza ha sempre torto.
Andare oltre la rottamazione significa avere il coraggio di dire poche cose, ma chiare, sui temi centrali della politica. Che non sono le grandi coalizioni e le larghe intese. Io ne individuo convenzionalmente cinque: l'Europa, la scuola, l'ambiente, il welfare, Internet.
Dico inoltre che relativamente alla politica interna, la repressione, quando oltrepassa un certo limite, invece di portare utili effetti, ne produce di pessimi, ed invece di raggiungere lo scopo che il legislatore si prefigge, conduce a conseguenze affatto contrarie.
Più divento vecchio meno stimo le idee pure. In politica, particolarmente, esse sono passeggere e senza importanza... Ci sono uomini che hanno carattere e uomini che non ne hanno.