Al centro dell'opera di Dante sta la sua personalità.
Lo sguardo di chi oggi guarda romanticamente al cielo, non incontra che ciminiere fumanti. Viviamo in un freddo mondo di lavoro, che impegna inesorabilmente tutto l'uomo.
La grande musica è sempre drammatica, crea continuamente delle tensioni e le risolve ad un livello più alto.
La bellezza è l'ultima parola che l'intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene ed il loro indissolubile rapporto.
L'oscurità della materia è come la profondità del mare che noi attraversiamo come pesci luminosi.
La fede, l'amore e la speranza camminano nella notte: esse credono l'incredibile, amano ciò che si sottrae e li abbandona, sperano contro ogni speranza.
Ha acquisito per un po' alcuni tratti della tua affascinante personalità... Ma l'abbiamo sopportata!
Esistono tipi che assumono una personalità soltanto al telefono.
La personalità innata, e questa sola, permette a un uomo di star di fronte a presidenti o generali, o in qualsiasi distinta società, con aplomb e non la cultura, il sapere o l'intelligenza.
Ho una doppia personalità, sono come dottor Jack e Peter Pack, il mio è un tipo di comicità anglosassa, sono un artista con la esse maiuscola.
Garibaldi è stato condannato a morte, Giordano Bruno bruciato sul rogo, eppure, a loro sono state dedicate vie e piazze, quindi, la storia ti dà delle riletture diverse delle personalità.
I popoli sotto dittatura anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a progredire, si affermano nella libertà e per la libertà.
L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
Educare l'uomo è impedirgli la "libera espressione della sua personalità".
Nel film "La schiava io ce l'ho e tu no", mi divertivo ad interpretare un uomo privo di personalità, apparentemente trionfatore, ma in effetti vittima delle donne: uno standard degli anni Settanta.
Rincresce all'uomo ogni perdita, perfino quella dei suoi usi più perversi. Anzi sono forse quelli che egli più rimpiange. Sono una parte così essenziale della sua personalità.