Danzare in tempo di guerra, è come sputare in faccia al diavolo.
In origine era la Danza, e la Danza era il Ritmo e il Ritmo era la danza. In principio era il Ritmo, tutto è stato fatto da lui, senza di lui nulla è stato fatto.
La danza, in misura maggiore delle altre attività artistiche dell'uomo, concede questa sensazione "estrema del possibile.
Balliamo sotto il sole, indossando fiori selvatici nei nostri capelli...
Ho iniziato gli studi di danza tardi, all'età di quattordici anni, e per questo ho fatto molti sacrifici per raggiungere il livello dei miei compagni di scuola.
Toccare, commuovere, ispirare: è questo il vero dono della danza.
Conta per perduto il giorno senza danza.
Mia madre mi disse che io ho cominciato a danzare prima ancora di nascere. Pare che sentisse i miei piedini che tamburellavano per mesi dentro di lei.
La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza.
Il ballo è un rozzo tentativo di entrare nel ritmo della vita.
Nell'arte della danza, i movimenti dei corpi non hanno nessun fine.