Più la paura è forte, più tu devi essere più forte.
Lui dorme, lì, inerme, fiducioso. Indifeso. Nelle mie mani. In balia del primo che passa, e della vita. E la vita è cattiva con chi non può difendersi. È feroce.
Il presente non è che il frutto di un albero che affonda le sue radici nel passato, non puoi capire il presente se non vai alle radici.
Nella parola pane si riassume l'essenziale della vita. E «guadagnarsi il pane» era pure sinonimo di lavoro onesto e dignità. Evidentemente, sparita la dignità, anche il concetto di pane ne ha risentito. E quanto al lavoro, sempre più così etereo... Il senso del pane si è perso.
Di agende Sisti non ne teneva. Le aveva sempre aborrite. Tutti quei nomi... Adelina, Adriana, Alberta, Annalisa... in buon ordine dalla A alla Zeta, gli avrebbero prodotto l'effetto di lapidi. Il buon ordine di un cimitero. Di storie passate, morte.
Internet, Net, Web, La Rete, il Cyber-spazio. Risorsa dei momenti disperati.
Il giusto altro non è che l'utile del più forte.
Ciò che non mi distrugge mi rende più forte.
L'anarchia non è per i deboli.
Il cavo viene rotto infine dal tiro più debole.
La fame può diventare una forza sovversiva di conseguenze incalcolabili.
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
Chi non è attraente a vent'anni, forte a trenta, ricco a quaranta, saggio a cinquanta, non sarà mai attraente, forte, ricco o saggio.
Oh, è stupendo avere forza da gigante ma è da tiranni usarla come un gigante.
La forza conquista tutto, ma le sue vittorie hanno vita breve.
La giustizia senza forza è impotente; la forza senza giustizia è tirannia.