Suono al conservatorio. Ma non mi aprono mai.
Durante la Grande Depressione del '29 in Central Park i piccioni portavano le briciole di pane ai passanti.
Eravamo in tre e lavoravamo come un sol uomo. Cioè due di noi poltrivano sempre.
Non dimentico mai una faccia, ma nel vostro caso farò un'eccezione.
Nessuno è completamente infelice del fallimento del suo miglior amico.
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?
Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica.
La musica che amo mi ricorda un piatto pugliese, riso patate e cozze. Credo nella commistione di generi che non dovrebbero sposarsi, e invece stanno bene insieme: ska, rock, pop, jazz, rap.
La musica è una macchina per sopprimere il tempo.
Il fatto che ci sia in giro molta musica potrebbe far sì che un domani negli ascensori degli alberghi, nei bar, in metropolitana ci siano Mozart o Beethoven invece di certe pessime melodie che si ascoltano troppo spesso oggi.
La musica perfetta mette il cuore esattamente nella stessa disposizione in cui si trova quando gioisce della presenza dell'amata; voglio dire che la musica dà la gioia certamente più viva che esista sulla terra.
Io vedo la musica come fluida architettura.
La musica sono io.
La musica, altro linguaggio caro ai pigri e alle anime profonde che cercano lo svago nella diversità dell'occupazione, vi parla di voi, vi racconta il poema della vostra vita.
La musica è una fortuna ed è la nostra vera terapia.
In effetti il tipo di musica che lui apprezzava davvero era quella che non veniva mai suonata.