Nel burocrate c'è qualcosa che non ama una poesia.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
Ogni volta che un amico ha successo, un piccolo qualcosa dentro di me muore.
Oggi tutto è cinema; l'unica cosa che praticamente cambia è dove e come lo si vede.
Se molti uomini e donne fossero forzati a fare affidamento sul fascino fisico per attrarre gli amanti, le loro vite sessuali sarebbero non solo misere ma, in un paese come l'America col culto della giovinezza, anche dolorosamente brevi.
La poesia, che non è un'arte di arrangiare fiori, ma urgenza di afferrarsi a un bordo nella tempesta.
Lui le diceva: "Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto le senti, ti grattano dentro".
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
Niente può essere inutile a un poeta.
Ah, ci sono tante cose fra cielo e terra, di cui soltanto i poeti hanno sognato qualcosa.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
La poesia è inconscia di sé: l'uomo non la domina, né è dominato. Scorga dall'anima o soave ruscello o furioso torrente nel vedersi ritrarre matematicamente soffra e si lagni.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.
Simile a un colombo viaggiatore, il poeta porta sotto l'ala un messaggio che ignora.
La poesia non potrà mai essere per tutti i lettori.