Generalmente, gli uomini prestano fede volentieri a ciò che desiderano.
Di regola, gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere.
Veni, vidi, vici.
Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
L'uomo guerriero in tempo di pace combatte sé stesso.
Noi ci limitiamo ad analizzare Gesù dal punto di vista storico, al pari di Alessandro Magno o Giulio Cesare, altre grandi figure che hanno cambiato il corso degli eventi: se davanti a questo la fede barcolla, povera fede.
La fede ha un aspetto fondamentale che interessa non solo la mente e il cuore, ma tutta la nostra vita.
Dobbiamo fare spazio dentro di noi per poter essere colmati da Dio. Perfino Dio non può riempire ciò che è pieno.
Meno credo in Dio più ne parlo.
La fede nella verità comincia con il dubbio in tutte le «verità» credute sino a quel momento.
Tu puoi, fratello mio, non credere in Dio, ma Dio non cesserà mai di credere in te.
Credo perché è assurdo.
L'elemento di ogni conoscenza e attività umana è la fede. Nasciamo tutti nella fede e dobbiamo rimanere nella fede, proprio come nasciamo tutti nella società e dobbiamo rimanere nella società.
L'uomo che ha fede è fortunato. Chi non ha fede è una persona cui manca qualcosa nel profondo della sua esistenza.
Questo è un punto importante per noi: vivere un rapporto intenso con Gesù, un'intimità di dialogo e di vita, così da riconoscerlo come "il Signore".