La violenza è una mancanza di vocabolario.
Violentare le coscienze è un grave danno fatto all'uomo. È il più doloroso colpo inferto alla dignità umana. È, in un certo senso, peggiore dell'infliggere la morte fisica, dell'uccidere.
È stato un incidente. Il manganello è partito per caso.
Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l'oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato.
Non violenza significa anche cose molto semplici ed essenziali come il rispetto degli altri.
Sesso e violenza ... sono i due grandi motori del mondo.
La violenza domestica è il fronte di prima linea nella guerra contro le donne.
Le radici della violenza: la ricchezza senza lavoro, il piacere senza coscienza, la conoscenza senza carattere, il commercio senza etica, la scienza senza umanità, il culto senza sacrificio, la politica senza principi.
Mi hanno sempre colpito le vittime che non denunciano all'inizio atti violenti pensando che una scenata di gelosia sia amore. Poi diventa troppo tardi.
A volte la violenza potrà aver sgomberato con rapidità la strada da ostacoli, ma non si è mai rivelata creativa.
La violenza esercitata su di noi da altri è spesso meno dolorosa di quella che ci infliggiamo da soli.