La ragione è pigra come una tartaruga, e codarda come una lepre.
L'uomo non desidera e non ama se non la felicità propria. Però non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità. In modo che propriamente viene ad amare questa e non quella, ancorché spessissimo attribuisca all'una l'amore che porta all'altra.
La credulità fu sempre una qualità inseparabile dal volgo.
Niuno stato è così misero, il quale non possa peggiorare; e nessun mortale, per infelicissimo che sia, può consolarsi né vantarsi, dicendo essere in tanta infelicità, che ella non comporti accrescimento.
Passano anni interi senza che noi proviamo un piacer vivo, anzi una sensazione pur momentanea di piacere. Il fanciullo non passa giorno che non ne provi. Qual è la cagione? La scienza in noi, in lui l'ignoranza. Vero è che così viceversa accade del dolore.
Nelle estreme sventure tutte le altre età ammettono la consolazione o filosofica, o qualunque. Solamente la giovinezza non ammette e non vede altra consolazione che della morte.
La ragione offende tutti i fanatismi.
Abbiamo avuto il dono della Ragione: usiamola.
La ragione ha delle illusioni senza le quali essa perde tutto il suo gusto.
Qual è la qualità peculiare dell'uomo? La ragione: se questa è onesta e perfetta, dà all'uomo una felicità completa.
Quando si serviva della sua ragione era come un destro costretto a fare qualche cosa con la mano sinistra.
A metà strada tra la fede e la critica c'è l'ostello della ragione. La ragione è la fede in ciò che si può comprendere senza fede; ma è anche essa una fede, perché comprendere implica presupporre che esista qualcosa di comprensibile.
Molti uomini hanno la capacità di ragionare, ma non l'usano nelle questioni religiose.
I buoni ragionamenti sono più forti di due mani robuste.
La ragione è la medicina più efficace contro l'ira.
La ragione si trova tra le briglie e lo sperone.