L'uomo saggio... non potrà mai essere completamente infelice.— Giacomo Casanova
L'uomo saggio... non potrà mai essere completamente infelice.
Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una toeletta.
Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri che si immaginano che l'Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle astinenze ch'essi gli offrono in sacrificio.
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
È più facile disfarsi dei vizi che delle vanità.
L'uomo più felice è quello che conosce meglio l'arte di rendersi tale senza venir meno ai propri doveri, e il più infelice è quello che ha scelto un modo di vivere che lo costringe a fare ogni giorno, dal mattino alla sera, malinconiche riflessioni sull'avvenire.
Il saggio per eccesso di saggezza diventa un folle.
Chi ha la facoltà di rifiutare un suggerimento può anche essere considerato saggio.
Le leggi sono poste per i saggi non perché non commettano ingiustizia, ma perché non la subiscano.
La lussuria della fama è l'ultima che un uomo saggio si scrolla da dosso.
La nostra esperienza è fatta da illusioni piuttosto che da saggezza acquisita.
La saggezza delle nazioni risiede nei loro proverbi, che sono brevi e concisi.
Ciò che distingue il savio dal pazzo è che questi si fa guidare dalle passioni, mentre il primo ha per guida la ragione.
Se saprai tacere, saprai parlare. Il silenzio del savio è un gran libro chiuso.
Che differenza c'è negli affari matrimoniali tra l'essere venali e l'essere prudenti? Dov'è che finisce la saggezza e incomincia l'avidità?
Farà nulla il saggio di quanto è vietato dalle leggi, ove sappia di poter rimanere occulto?