La storia è sempre l'interpretazione del presente.
Noi magnifichiamo le cose antiche e poco ci curiamo delle presenti.
Disgraziatamente gli uomini (e le donne) sanno vivere soltanto il loro presente. Voglio dire che a cinquant'anni è molto facile dimenticarsi di come si ragionava e ci si comportava a venti.
Non riuscire mai a vivere il presente fa parte della felicità e dell'inadeguatezza della giovinezza.
Il presente si offre a noi solo per un secondo e poi elude i sensi.
Tutto è quello che è perché tutto è stato quello che è stato.
Godi del presente, non dipendere dal passato.
Il tempo non ha importanza con i grandi pensieri, che sono attuali oggi come lo erano quando passarono la prima volta per la mente del loro autore nei tempi andati.
Se non siamo in armonia con il flusso della vita nel presente, vuol dire che siamo rimasti fermi nel passato.
Non si può restare attaccati sempre e soltanto alle vicende del presente e del passato e farne un pretesto per attaccare gli avversari invece di pensare a costruire insieme un futuro migliore.
E io mi domandai rispetto al presente, quanto vasto fosse, quanto profondo fosse, quanto fosse mio.