Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero.
Non dobbiamo né pensare male degli altri, né sospettare gli altri di pensare male di noi. L'inclinazione a prestare orecchio alle cattive dicerie è un segno di mancanza di fede.
La paura può servire, ma mai la codardia.
Quando la misura e la gentilezza si aggiungono alla forza, quest'ultima diventa irresistibile.
Una passione bruciante abbinata a un assoluto distacco è la chiave di ogni successo.
L'inclinazione a esagerare, a reprimere o distorcere la verità, volenti o nolenti, è una debolezza naturale dell'uomo, e il silenzio è necessario per superarla. Un uomo di poche parole raramente sarà irriflessivo nei suoi discorsi; misurerà ogni parola.
Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne.
Dobbiamo usare il tempo come uno strumento, non come una poltrona.
Il tempo è uno spreco di denaro.
Il tempo che vi divertite a sprecare non è tempo sprecato e certe cose che non sono necessarie, possono essere essenziali.
Noi spalmiamo il tempo come meglio possiamo, ma alla fine il mondo se lo riprende tutto.
Ciò che il volgo chiama tempo perso è spesso tempo guadagnato.
Il tempo non esiste. Non c'è nessun tempo. Il tempo è una piantagione rettilinea.
Noi viviamo nella pura accelerazione del tempo, scandita non dai progetti umani, ma dagli sviluppi tecnici che, consumando con crescente rapidità il presente, tolgono anche al futuro il suo significato prospettico, quindi il suo "senso".
Il tempo non ha nessuna divisione visibile che ne segni il passaggio, non una tempesta con tuoni, né squilli di tromba che annuncino l'inizio di un nuovo mese o un nuovo anno. Persino quando inizia un nuovo secolo siamo solo noi mortali che suoniamo le campane e spariamo in aria con le pistole.