La mathematica è l'alfabeto in cui Dio à scritto l'Universo.
Dietro ogni problema c'è un'opportunità.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Che i Pitagorici avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che Platone stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.
La matematica è l'alfabeto con cui Dio ha scritto l'Universo.
Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.
Le cifre tonde sono sempre false.
Il vero valore della matematica sta al di fuori delle attività di tutti i giorni.
Vi è nella Cabala una musica dei Numeri, e questa musica che riduce il caos materiale ai suoi princìpi, attraverso una sorta di grandiosa matematica, spiega come la Natura si ordini e diriga la nascita delle forme che estrae dal caos. E tutto quel che vidi, mi parve ubbidire a una cifra.
Non solo la matematica è reale, ma è l'unica realtà.
La poesia non riempie la vita, non la riempie neppure la matematica, neppure l'atletica. Ma è buona norma riempire la vita di cascami, di rifiuti, di stracci, di musica (come fa il mio figlioccio), di puzzles (come fa mia moglie), piuttosto che starsene a mugugnare.
Chiamo problema della demarcazione il problema di trovare un criterio che ci metta in grado di distinguere tra le scienze empiriche da un lato e la matematica e la logica, e così pure i sistemi "metafisici", dall'altro.
La matematica, vista nella giusta luce, possiede non soltanto verità ma anche suprema bellezza una bellezza fredda e austera, come quella della scultura.
Risulta che i vocaboli della Matematica e in generale di ogni scienza sono internazionali, cioè comuni alle lingue europee, dall'italiano all'inglese, dallo spagnolo al russo.
Nella vita, invero, non è mai la proposizione matematica stessa a servirci: la proposizione matematica l'usiamo solo per concludere da proposizioni, che non appartengono alla matematica, ad altre, che parimenti non appartengono ad essa.