La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.
In fondo vi è serenità soltanto dove vi è vittoria.
Le donne fini credono che una cosa non esista affatto, quando non è possibile parlarne in società.
Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo; ma per mantenerla, è forse necessario il concorso d'una leggera avversione fisica.
Chi vuole uccidere il suo nemico, consideri bene se proprio con ciò non lo renda, dentro di sé, eterno.
Morire con fierezza, se non è più possibile vivere con fierezza.
Come cento stolti non fanno un savio, così è improbabile che da cento vigliacchi esca una decisione eroica.
Detesto le persone che hanno un cane. Sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere la gente da sé.
La vigliaccheria reciproca mantiene la pace.
Coloro che tengono dei cani sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere da soli.
La morale coercitiva, esemplificata nel dovere coniugale e nell'autorità familiare, è la morale dei vigliacchi e degli impotenti incapaci di ottenere con l'amore ciò che essi cercano invano di ottenere con l'aiuto della polizia e della legislazione matrimoniale.
Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna che un uomo potesse avere.
Quella rabbia che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria.
Che cos'è che spinge una persona a detestarsi? Forse la vigliaccheria. Oppure l'eterna paura di vivere nell'errore, di non fare ciò che gli altri si aspettano.
Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.