Nulla si regala tanto generosamente quanto i propri consigli.
Per quanto sia raro il vero amore, è ancor più rara la vera amicizia.
Accade dell'amor vero come delle apparizioni degli spiriti: tutti ne parlano ma pochi li hanno veduti.
La fortuna volge tutto a vantaggio dei suoi prediletti.
Se di certi uomini non s'è mai visto il lato ridicolo, vuol dire che non lo si è cercato bene.
La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che fa meno pietà a chi la causa.
Secondo una coscienza messa sull'avviso, nessun dono dovrebbe essere offerto come spettacolo. Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto.
Le persone che ci donano la loro piena confidenza credono per questo di avere diritto alla nostra. Ciò è un errore: coi regali non si acquistano diritti. La familiarità del superiore irrita, perché non può essere ricambiata.
Amare, non è donare qualche cosa, ma soprattutto donare qualcuno. Tu amerai se ti donerai o se ti unirai interamente ai tuoi doni, anche i più materiali.
Dal dono gratuito dipende l'esistenza stessa di ciò che fa la società, cioè a dire la relazione sociale, sia particolare sia generalizzata.
La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Certamente nemmeno il destinatario di un dono può esserne soddisfatto se chi lo concede sa di poterlo riprendere quando vuole.
Perciò mi sembra che si debba coltivare l'arte del regalare anche alle cose belle che ci sono vicine e abituali, l'amore e la venerazione che riserviamo a quelle lontane e remote.
Il dono, il vero dono è così: annientarsi sino all'ultima favilla.