È una grande follia voler essere saggio da solo.
Vi sono crimini che diventano innocenti e perfino gloriosi a causa del loro splendore, numero ed eccesso.
La mente si lascia sempre abbindolare dalle ragioni del cuore.
Si passa sovente dall'amore all'ambizione, ma non si ritorna mai indietro dall'ambizione all'amore.
La passione fa sovente un pazzo dell'uomo più abile, e rende spesso abili i più sciocchi.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.
C'è del metodo in questa follia.
Fino ai quarant'anni l'uomo è folle; quando poi inizia a riconoscere la sua follia, la vita è già passata.
La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c'è luogo dove non risplenda.
Tutto è follia in questo mondo fuorché il folleggiare. Tutto è degno di riso fuorché il ridersi di tutto. Tutto è vanità fuorché le belle illusioni e le dilettevoli frivolezze.
La vera vertigine è l'assenza di follia.
Quando ci ricordiamo di essere tutti folli, i misteri della vita scompaiono e la vita trova una spiegazione.
Nell'amore c'è sempre un po' di follia. Ma nella follia c'è sempre un po' di saggezza.
Dare un significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago - è una nave che anela il mare eppure lo teme.
Il primo passo verso la follia è credersi saggio.
È fra le mura dell'internamento che Pinel e la psichiatria del diciannovesimo secolo incontrarono i folli; è là non dimentichiamolo che li lasceranno, non senza gloriarsi di averli liberati.