È il destino dell'uomo, quello di morire una sola volta.
Sii un saggio nelle cose del mondo, ma non un uomo di mondo.
Chi non sopporta una croce non merita una corona.
L'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonate vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.
I medici sono i più felici tra gli uomini: la rinomanza proclama i loro successi e la terra ricopre i loro errori.
Togliti le preoccupazioni coi tuoi vestiti; così che il tuo riposo rafforzi il lavoro, e così il tuo lavoro addolcirà il resto.
Ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l'uomo di nuove prospettive. Se abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, allora non siamo una generazione vitale.
Ciò che la gente chiama destino è, per lo più, soltanto l'insieme delle sciocchezze che essa commette.
Tutti muoiono nel giorno stabilito dal destino. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene.
Ci eravamo incontrati perchè doveva succedere e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte.
Il migliore degli uomini non può eludere il proprio destino: i buoni muoiono presto, e i cattivi muoiono tardi.
Il destino può mutare, la nostra natura mai.
Non vi è cosa, che più all'uomo importi ed a cui sventuratamente meno egli pensi, quanto il conoscer sé stesso, il suo destino, lo scopo della sua esistenza e la miglior maniera di avverarlo.
Bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca.
I destini dell'uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare. La meta finale è per tutti la stessa.
Non sai che quello che ti tocca una volta si ripete? Che come si è reagito una volta, si reagisce sempre? Non è mica per caso che ti metti nei guai. Poi ci ricaschi. Si chiama il destino.