Il potere è l'immondizia della storia degli umani.
E' meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
E andare come spinto dal destino verso una guerra, verso l'avventura e tornare contro ogni vaticino contro gli Dei e contro la paura.
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta, qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore, e insegue una maturità, si è sposato fa' carriera ed è una morte un po' peggiore.
Con la coerenza potrai difenderle dalla vergogna, dare ragione a uno sbaglio, strapparti di dosso il guinzaglio.
Il potere deve premiare chi ha le idee più chiare e la forza per affermarle.
Il potere logora chi non ce l'ha.
La grande forza del potere, che sia religioso o politico: provocare il senso di colpa da cui pretende di liberarci.
Quando il potere dell'amore supererà l'amore per il potere il mondo potrà scoprire la pace.
Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.
La coscienza d'un potere illimitato, come tutti sanno, può svegliare il gusto della crudeltà nei sovrani meno crudeli.
Più è centralizzato il potere, più è soppressa la natura umana.
Il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni degli umili, degli straccioni.
Si diventa veramente saggi distaccandosi dal peso del potere e acquistando in leggerezza.
Non è il potere che corrompe, ma la paura. Il timore di perdere il potere corrompe chi lo detiene e la paura del castigo del potere corrompe chi ne è soggetto.