L'idealista realizza l'impossibile, lo speculatore lo distrugge.
Con l'innamoramento nasce una forza terribile che tende alla nostra fusione e rende ciascuno di noi insostituibile, unico per l'altro. L'altro, l'amato, diventa colui che non può essere che lui, l'assolutamente particolare.
Il rimorso non si lava. Non si lava nemmeno se ci pentiamo sinceramente, nemmeno se ci perdona la persona che abbiamo danneggiato. Ci sono delle anime buone che perdonano con facilità. Ma noi, vedendo la loro bontà, ci sentiamo ancora più colpevoli.
L'amore dell'altro, amore sincero e profondo e via via sempre più disperato, viene così usato per rafforzare se stessi fino al punto in cui non si avrà più bisogno di lui. Questo è in sostanza il vero «disinnamoramento».
Non si impara l'amore. Esiste.
L'innamoramento può incominciare con uno sguardo, con un colpo di fulmine, ma è sempre un processo con domande, dubbi, momenti di esaltazione e di incertezza.
È inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile.
È qualcosa di divertente fare l'impossibile.
Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto.
Impossibile: è una parola che si trova solo nel vocabolario degli stupidi.
Non cercare l'impossibile in questo mondo di pazzi, non vi è luogo dove tu possa rifugiarti, ma se trovi qualcuno che ami tienilo stretto perché ricorda: si nasce e si muore soli... tutto il resto è niente.
Nulla è impossibile per colui che non deve farlo.
Spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.
Uno dei difetti più evidenti di molte persone è la frequenza con cui usano la parola "impossibile".
Chiunque ami crede nell'impossibile.
Nel concepire un ideale possiamo presumere quel che vogliamo, ma dovremmo evitare le impossibilità.