La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
La questione è nella vita, unicamente nella vita, nella scoperta della vita, sconfinata ed eterna, e non certo nella scoperta di nuove terre.
Non è facile giudicare la bellezza. Io non sono pratico. La bellezza è un mistero.
La gioventù ha a volte uno smisurato amor proprio, e l'amor proprio giovanile è quasi sempre pusillanime.
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.
Ci vuole qualcosa di più che l'intelligenza per agire in modo intelligente.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Coloro che combattono, non per Dio in se stessi, ma contro il diavolo negli altri, non riescono mai a migliorare il mondo, ma lo lasciano com'era, o qualche volta peggiore di com'era prima che cominciasse la crociata.
Il diavolo è morto il giorno stesso in cui sei nato.
Ho il diavolo dentro di me! Se non lo avessi non sarei cristiano.
L'uomo separato dagli altri è già ingoiato da satana. La nostra gioia vince questa morte spaventosa.
Il diavolo distingue perfettamente l'errore dalla verità, e moltiplica coscientemente gli errori per giocarci.
Il diavolo ha per Dio le prospettive più ampie, per questo si tiene lontano da lui il diavolo, cioè il più antico amico della conoscenza.
Il diavolo agisce più attraverso la sua intelligenza che attraverso la forza, la sua specialità è provocare due o più derive opposte, è orchestrare quelle che Giovanni Paolo II ha chiamato "strutture di peccato".
Il diavolo è l'alibi di Dio.
Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi.