La prima volta che ho sentito la parola "Paranoia" Ero già in paranoia.
Il sangue scorre fuori dal naso Il mio per caso? Dammi due stracci Cantassi anch'io come Antonacci E invece resto qui tra i pagliacci.
Canta con me, non ti fermare mai Altrimenti i pensieri hanno la meglio E non ti addormentare, non dormire Guardami negli occhi, resta sveglio.
Ma sai cos'è la sfiga? Chi manifesta al G8 e poi finisce a terra con un colpo in testa! E sai cos'è uno sbirro? Chi viene assolto in piazza con la divisa anche se poi gli parte un colpo!
In Italia l'omosessualità è accettata solo su un palco, nella realtà i gay vengono bastonati in piazza. Vorrei che questi artisti invece di mettersi il lucidalabbra facessero uscire il messaggio che si può vivere l'omosessualità, tabù in Italia, in maniera naturale.
E i miei dischi sono come il vino Migliorano col tempo, concentro, contemplo il divino.
Il neofita sente il dovere di difendere fanaticamente la fede che ha abbracciato. Nel paranoico abbiamo esattamente la stessa condizione: egli si sente costretto a difendersi contro ogni critica esterna perché il suo sistema delirante è fortemente attaccato all'interno.
La paranoia è solo la realtà su una scala più sottile.
La paranoia è un disturbo del significato.
Solo perché sei paranoico non significa che non ti stiano addosso.