Le tombe sono fatte per i vivi.
Quando le certezze vengono meno, ci si può salvare solo su quella zattera in cui la solidarietà con l'altro dà senso al sacrificio nostro.
Le parole fragili sono parole portatrici di significati inattesi e trascendenti, luminosi e oscuri, umbratili e crepuscolari.
In fondo, e in sintesi estrema, è per sfuggire alla morte che ci siamo inventati il linguaggio, l'arte, la filosofia, la politica.
Ci sono ideali forti come baluardi, e altri che si oscurano lasciandosi dietro un contraccolpo insostenibile.
Solo una educazione interiore ci consente di guardare alla realtà distinguendo ciò che veramente conta.
La tomba è un leggìo sul quale la eguaglianza depone il volume chiuso d'ogni mortale, co' suoi fogli bianchi e neri: la verità rompe i suggelli e spalanca ai vivi le pagine un dì più nascoste.
Le cose supreme non fioriscono che al di là della tomba. Ma esse cominciano quaggiù e la loro fragile semenza è nei nostri cuori, e niente fiorisce nel cielo, che non sia prima germogliato sulla terra.
Deve essere noiosa la vita in una bara. È giusto che vi si collochino i morti.
Nessun immobile ha un valore permanente, tranne la tomba.
Il braccio di un angelo non potrà strapparmi alla tomba, ma legioni d'angeli non potranno confinarmici.
Diceva che il luogo ideale per dormire era la tomba di una persona amata.
Tomba. 1. Luogo in cui vengono deposti i morti in attesa dell'arrivo degli studenti in medicina. 2. La casa dell'Indifferenza.