Il principale compito dell'uomo nella vita è dare alla luce sé stesso.
I consumatori moderni possono etichettare sé stessi con questa formula: io sono ciò che ho e ciò che consumo.
L'avidità è un pozzo senza fondo, che esaurisce la persona nello sforzo incessante di soddisfare il bisogno senza mai raggiungere la soddisfazione.
L'incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che veramente si sente e si pensa, è la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza.
Al di là dell'elemento del dare, il carattere attivo dell'amore diviene evidente nel fatto che si fonda sempre su certi elementi comuni a tutte le forme d'amore. Questi sono: la premura, la responsabilità, il rispetto e la conoscenza.
L'atteggiamento implicito nel consumismo è quello dell'inghiottimento del mondo intero.
Non devi farti simile ai malvagi perché sono molti, ne farti nemico ai molti perché sono diversi da te.
Solo il ricco può dire che l'essere è più importante dell'avere.
Non essere né benevolo, né mal disposto.
Si dovrebbe essere sempre un poco improbabili.
Meglio essere padroni all'inferno piuttosto che schiavi in paradiso.
Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.
Ritengo che ciascuno dovrebbe essere come chiunque altro.
L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi.
Essere un buon attore non è facile. Essere un uomo è ancora più difficile. Voglio essere entrambi prima di morire.