Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
L'armonia nascosta vale di più di quella che appare.
Il retto pensiero è la massima virtù e la sapienza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l'intima natura delle cose.
Esiste una sola sapienza: riconoscere l'intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
Occorre che coloro che amano la sapienza siano esperti di molte cose.
Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l'armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.
La giustizia, se è rispetto a Dio dicesi religione, se verso i parenti pietà, se nelle cose affidate dicesi fede.
Con la giustizia si contraccambi il male e con il bene si contraccambi il bene.
La giustizia è sempre giustizia, anche se è fatta sempre in ritardo e, alla fine, è fatta solo per sbaglio.
Un popolo affamato non ascolta ragioni, né gl'importa della giustizia e nessuna preghiera lo può convincere.
La giustizia non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione.
Cessati l'assalto al potere e la smania del predominio, si vide che dovunque si stabilivano automaticamente la giustizia e la pace.
Non bisogna guardare quale sia il premio di una giusta azione: il premio maggiore consiste nella giustizia.
L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
Tutti gli uomini nascono per la giustizia [...]. La giustizia stessa è tenuta a due doveri. È debitrice, per uno, a Dio come a un padre, per l'altro all'uomo come ad un fratello [...], cioè: a Dio deve la religione, all'uomo la carità.