I grandi amori si annunciano in modo preciso. Appena la vedi dici: chi è questa stronza?
— Ennio Flaiano
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La nostra interpretazione
Il pensiero mette in scena il momento dell’incontro amoroso capovolgendo le aspettative romantiche tradizionali. L’innamoramento non viene descritto come un’esperienza dolce, armoniosa o immediatamente idealizzata, ma come un impatto brusco, quasi ostile. La reazione iniziale di fastidio, irritazione o giudizio negativo verso l’altra persona diventa indizio profondo di un coinvolgimento destinato a crescere. L’animo viene colto di sorpresa, si difende, etichetta, giudica, proprio perché intuisce, senza ancora ammetterlo, che quella presenza avrà un peso. La grandezza di un amore futuro viene anticipata da una sorta di resistenza interiore: ciò che scuote, disturba e incrina le sicurezze spesso ha il potere di trasformare in profondità chi lo incontra.
In filigrana emerge un’idea ironica ma lucida dell’amore: ciò che davvero conta non è sempre riconoscibile nella forma gentile, rassicurante e perfetta. Il legame importante può nascere da una frizione, da un’antipatia immediata, da un’impressione sgradevole che, col tempo, si rivela attrazione mascherata. L’io si difende, usa parole dure, ma sotto la superficie si muove già un’energia che sfugge al controllo razionale. L’amore, in questa prospettiva, è un’esperienza che comincia spesso nel disordine, nella contraddizione, nel conflitto tra ciò che si prova e ciò che si è disposti ad ammettere. Proprio da questo attrito può germogliare un sentimento autentico, complesso e duraturo.