Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori.
Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso.
Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita...
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
Certi vizi sono più noiosi della stessa virtù. Soltanto per questo la virtù spesso trionfa.
La natura è soltanto un luogo dove andiamo a meravigliarci di essere tanto stupidi.
Essere italiani è un lavoro a tempo pieno.
E quest'Italia, un'Italia che c'è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono la loro rovina; pensano a riformare l'Italia, e per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.
In quest'Italia agli adulti si concede di fingersi vecchi per andare in pensione, ma poi da pensionati di regredire a giovani.
In Italia c'è bisogno di cambiare visione sullo sport: non è solo e sempre calcio, calcio, calcio.
Queste due malattie italiane: l'avvocato e il professore.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
L'italiano, le leggi, le subisce, non le rispetta.
L'Italia l'han fatta metà Iddio e metà gli Architetti.