Chi vuole trovare il vero riposo per la sua anima impari l'umiltà!
Il verme, se calpestato, si arronciglia. È la sua saggezza. Riduce in tal modo la probabilità di venire calpestato di nuovo. Nel linguaggio della morale: umiltà.
L'umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di sé stessi.
Questa virtù non è altro che la verità.
C'è chi crede che tutto gli sia dovuto, ma non è dovuto niente a nessuno. Le cose si conquistano con dolcezza ed umiltà.
L'umiltà, pietra angolare delle virtù gradite al Cielo.
L'umiltà è come una bilancia: più ci si abbassa da una parte, più ci si innalza dall'altra.
Questa umiltà creaturale non è l'umiltà dello schiavo, non è l'umiltà di fronte all'incomprensibile fato, è l'umiltà filiale così come è rappresentata da Maria, che discute, che vuol comprendere, che ha le sue obiezioni da fare.
L'esperienza non dà certezza né sicurezza, ma anzi aumenta la possibilità di errore. Direi che è meglio ricominciare ogni volta da capo con umiltà perché l'esperienza non rischi di tramutarsi in furbizia.
La gente è superba soltanto quando ha qualcosa da perdere, e umile quando ha qualcosa da guadagnare.