Parlano poco per essere amici, troppo per essere innamorati.
La satira va somministrata con l'imparzialità d'una perfetta burocrazia: senza un occhio di riguardo per nessuno.
L'opportunista segue con tenacia la direzione del vento: anche quando fiuta odore di merda.
Nulla compete a chi rivendica competenze pur essendo incompetente. È privo di competitività.
Successo. Le ricette sono assai incerte. La sicurezza scocca soltanto quando è successo: nel senso che è avvenuto.
La massima si digerisce meglio con una giardiniera di minime.
Si possono stringere amicizie più grandi e durature prendendo il latte dallo stesso lattaio che dalla stessa madre.
Un vero amico è il maggiore dei beni e quello che, tra tutti, ci si cura meno di acquistare.
C'è un discorso esprimibile anche senza parole. C'è uno scambio di pensieri e sentimenti egualmente felice sia con la parola sia con il silenzio: sta nella quiete pervasa d'amicizia.
L'amicizia comporta moltissimi e grandissimi vantaggi, ma ne presenta uno nettamente superiore agli altri: alimenta buone speranze che rischiarano il futuro e non permette all'animo di deprimersi e di abbattersi.
Gli amici ti conosceranno meglio nel primo minuto dell'incontro di quanto gli estranei possano conoscerti in mille anni.
Negli uomini pubblici l'amicizia è o interessata o falsa, e sempre corta.
Due amici: un'anima sola divisa in due corpi.
L'amico non cercarlo perfetto, cercalo amico.
L'anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
Il mondo antico non conosce l'Amore. Conosce la passione per la donna, l'amicizia per l'amico, la giustizia per il cittadino, l'ospitalità per il forestiero.