Se incontri un essere umano nella folla, seguilo... seguilo.
Si torna naturalmente al trucido feuilleton del Grande Magazzino dove finzione e realtà copulano allegramente.
Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute.
Statisticamente tutto si spiega, personalmente tutto si complica.
L'uomo costruisce case perché è vivo, ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo.
Più leggevamo, più in effetti ci sentivamo ignoranti, soli sulla riva della nostra ignoranza, e di fronte a noi il mare.
Quasi non me la ricordo, la vita che facevo prima d'incontrarla. Forse non era vita.
Ci sono persone che incrociamo, che conosciamo appena, con cui scambiamo due parole, una frase, che ci concedono un minuto, una mezz'ora, e che cambiano il corso della nostra esistenza.
Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.
Quando due cuori si incontrano vuol dire che c'è confusione in sala operatoria.
Gli raccontai la storia di due persone. Due persone che non avrebbero dovuto incontrarsi e che non si erano piaciute molto quando si erano conosciute, ma che presto scoprirono di essere le sole due anime al mondo in grado di capirsi.
L'incontro con Gesù vivo, nella sua grande famiglia che è la Chiesa, riempie il cuore di gioia, perché lo riempie di vita vera, di un bene profondo, che non passa e non marcisce.
Vai incontro agli altri, e loro verranno incontro a te.
Non c'è maggior successo che l'incontro piacevole tra due fallimenti.
Non ci sono estranei, solo amici che non hai ancora incontrato.
È bellissima la vista del prossimo, quando al primo incontro si trovi un accordo, o almeno una unità di intenti.