I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
Il tempo è una scusa. Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.
Una volta i topi portavano la peste, forse per questo molta gente ne era terrorizzata. E ancora oggi il topo fa paura. Aveva in comune con gli uomini un parassita: la pulce. Era per via di quell'animaletto succhiasangue che si trovavano fianco a fianco nella tragedia.
Oggi i topi sono visti con disgusto e apprensione. Abitano nelle fogne delle città, si nutrono di rifiuti, sono grottescamente giganteschi e dotati di una forza da tigri.
Il tempo è il segreto che Dio cela agli uomini. E di questo segreto si campa ogni giorno miseramente.
Patetica eppure grandiosa è la capacità dell'essere umano di credere nel futuro nonostante l'amarezza e la piccolezza del suo destino.
I bambini percepiscono i problemi, pertanto non è giusto nasconderli. Ma ai piccoli di cinque anni non si può non mostrare la speranza.
Che cosa fanno i bambini tutto il giorno? Fabbricano ricordi.
I bambini sono l'unica forma d'immortalità di cui possiamo essere sicuri.
Il bambino ha il dono di accettare molto rapidamente la scomparsa di una sensazione. Gli sono risparmiati quei contorni remoti e sfuggenti che costituiscono la vastità del dolore.
La donna intende i bambini meglio di un uomo, ma l'uomo è più bambino della donna. Nell'uomo autentico si nasconde un bambino: che vuol giocare.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
I bambini consolano di tutto, tranne del fatto di averne.
I bambini giocano ai soldati. Ciò è comprensibile. Ma perché i soldati giocano a fare i bambini?
Amo i bambini. Specialmente quando piangono, perché allora qualcuno viene a portarli via.