Ognuno è un ex di qualcosa, anche se non sa di esserlo.
Si viaggia non per arrivare ma per viaggiare e fra gli indugi brilla il puro presente.
La morte non esiste. E' solo un invertitore, una macchina che rovescia semplicemente la vita come un guanto, ma basta far scorrere il tempo in senso inverso e si recupera tutto.
I grandi umoristi e i grandi comici, da Cervantes a Sterne o a Buster Keaton, fanno ridere della miseria umana perché la scorgono in primo luogo in se stessi, e questo riso implacabile implica un'intelligenza amorosa del comune destino.
Nessuno vive nel paradiso terrestre e l'esistenza è anche malizia contro la malizia che s'annida in essa.
Conoscere significa distinguere, sapere che una cosa è quella e non tutte le altre, con cui pure ha molto in comune, così come una persona è quell'individuo, unico e irripetibile, e non tutti gli altri cui pure per certi versi tanto assomiglia.
Ex è una bella parola! Essere un ex è già qualcosa. Ex combattente, ex amante, ex violinista, ex sciupafemmine. In pratica tutti gli ex, a eccezione dell'ex vivente.