La storia è maestra di vita.
Come non tutti i vini, così non tutti i caratteri inacidiscono invecchiando.
O fortunata Roma, nata sotto il mio consolato!
Il corpo, con l'esercizio, si stanca; la mente, invece, si rinvigorisce.
La gratitudine non è soltanto la principale virtù, ma anche la madre di tutte le altre.
La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare.
Uomini e popoli sono frumento per la storia che li macina, al momento fa male e per terra restano macchie di sangue, poi si ascigugano e il pane che viene fuori è buono.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzio dell'antichità.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.
Fede e storia non si escludono, ma si integrano e si spiegano a vicenda.
La storia non è nulla, se non è l'esperienza e la scuola del genere umano.
Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide".
La storia è una camera di rianimazione ed è facile sbagliare dose e mandare all'altro mondo i pazienti che si devono salvare.
Come già tutti i secoli e millenni che l'hanno preceduto sulla terra, anche il nuovo secolo si regola sul noto principio immobile della dinamica storica: "agli uni il potere, e agli altri la servitù".
Nella storia della Champions c'è un solo club e un solo allenatore che erano sul tre a zero e hanno perso la finale.
Nella storia, le sole cause che muoiono sono quelle per le quali gli uomini rifiutano di morire.