Al danno s'aggiungerebbe la beffa.
Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare e non contare.
Bisogna mangiare insieme molti moggi di sale, perché il dovere dell'amicizia sia compiuto.
L'amicizia migliora la felicità e abbatte l'infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore.
Un amico, se lo è, è un secondo io.
Ama come se più tardi dovessi odiare.
Sulle cime più alte cadono i fulmini, e dove incontrano maggiore resistenza arrecano più danno.
Le avversità fanno si che alcuni uomini si infrangano; e che altri infrangano dei record.
Gli amici che nella sfortuna non si dimostrano tali sono amici solo di nome, e non di fatto.
Si preferisce una sfortuna sconosciuta ad una felicità nota.
Ho avuto sfortuna con le mie due mogli. La prima mi ha lasciato, la seconda... no.
Alcune persone morirebbero di dolore se la sfortuna le abbandonasse.
E' meglio impiegare la nostra mente a sopportare le sventure che ci capitano, che a prevedere quelle che ci possono capitare.
Nella sfortuna dei nostri migliori amici troviamo qualcosa che non ci è ingrato del tutto.
Lo sfortunato ha i giorni lunghi.
Più a lungo indugiamo sulle nostre sventure, più grande è il loro potere di farci del male.