L'arte imita la vita.
C'è stato un tempo in cui credevo di dover accettare ogni proposta che mi veniva fatta, di dover cavalcare l'onda.
Ero un bambino calmo e timido. Ero molto più felice quando giocavo con i miei giocattoli da solo di quando stavo assieme agli altri.
La vita psichica dell'uomo ricorda per il suo sviluppo e per la sua struttura, la struttura della corteccia terrestre; essa cioè è formata di strati sovrapposti l'uno sull'altro.
Il problema non è la morte ma l'attesa!
Quando si è vecchi, si ha dinanzi a sé soltanto la morte, mentre quando si è giovani si ha davanti la vita; sennonché ci si può chiedere quale dei due casi sia il più inquietante, e se tutto sommato la vita non sia qualcosa che è meglio avere dietro di sé che davanti.
Il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla.
Anche per i più longevi, la vita è troppo breve in relazione ai progetti fatti.
A conti fatti, della vita è più quello che non si ricorda di quello che si ricorda.
Per meschina e povera che sia, ogni vita possiede istanti degni di eternità.
Poter gestire la propria morte è come poter gestire la propria vita in quanto ci dà la misura del nostro io.
Chi vuole o dee vivere in un paese, conviene che lo creda uno dei migliori della terra abitabile; e lo crede tale. Gli uomini universalmente, volendo vivere, conviene che credano la vita bella e pregevole; e tale la credono; e si adirano contro chi pensa altrimenti.
Non bisogna ricorrere alla vita per completarci o fornirci di esperienza. La vita è limitata dalle circostanze, è incoerente nell'esprimersi, e priva di quella nobile corrispondenza tra la forma e lo spirito che sola può soddisfare il temperamento artistico e critico.